Ciao Joe, penso che il discorso più rappresentativo estrapolato dalla discussione che hai linkato sia questo di Zero Cool (con translate):
"La serie D originale non la Serie II sono abbastanza sicuro che si basano su Nelsons disegni. Molto molto molto tempo fa ho parlato con un ragazzo che mi ha raccontato tutta la storia. O almeno la storia come lui lo sapeva. Non sono sicuro se posso dirlo o no? Se NP ok io digitare la storia come ho sentito. The Original D-200 aveva alimentatori separati per ogni canale. i modelli successivi avevano una sola offerta e la scheda è stata rinnovata. chiudere allo stesso circuito però. Ancora la serie originale D suona meglio. Questi e il potere lineare sono ancora tutti i miei amplificatori per auto tempo fav. ho voglia di giocare con i Adcoms ma sono ancora molto costoso utilizzato. Adcom è stato il primo, o uno dei primi a fare outs bilanciati dalla sorgente all'amplificatore. una cosa perfettamente logica da fare in macchina, eppure mai abbastanza preso piede."
Forse Stewart intende dire che ha ripreso il progetto di Pass nella seri II di SS per ciò che riguarda lo stadio finale, che a sua volta potrebbe avere affinità con qualcosa di domestico realizzato in precedenza dal "maestro".
Uso il condizionale su quest'ultimo punto perchè è una mia supposizione, mentre per la seconda serie di Soundstream l'intera realizzazione presenta più di una differenza, come l'uso di un trasformatore anzichè due nel modello a 200 watt (come spiega anche Zero Cool), poi l'uso di Mosfet nell'alimentatore al posto dei transistors (se ricordo bene) della prima serie, la riprogettazione dello stampato e la comparsa degli integrati nella seconda serie.
Insomma, se Stewart dice che di base il progetto è lo stesso, penso ci sia solo da credergli, ma se tanto di quello che ci sta intorno ha subìto variazioni, il risultato può sicuramente essere diverso.
In meglio o in peggio dipenderà dai gusti o dalle situazioni.
Se passasse pergo probabilmente svelerebbe i particolari tecnici meglio del sottoscritto.
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
La "hi - fi" d'élite non esiste.